No ma comunque non credo pensasse alla Gasolina canzone eh. Provincia paese francese, Versailles ma senza reggia, cioè sarà lì ma chissene, Daniel è un pischello 14-y-o gracile e ragazzamorfo, sensibile, disegna, pensa alla morte, cose così. Padre assente e madre fulminata sulla via del politicamente stracorretto. In classe arriva Théo, armato di tuta e mocassini IMMOTIVABILI no Maria io esco. I genitori suoi invece sono disagio, lei depressa/malata e lui ubriacone antiquario. Les autres, i compagni, tutti tra lo stupido e il bullo a parte una oscillante di cui Daniel è innamorato, li soprannominano Microbo e Gasolina, il primo va da sé, il secondo perché aggiusta fa cose e puzza sempre di benza, e ha sempre gli stessi vestiti. Decidono di costruire, a partire dal motore di un tosaerba, una macchina, proprio da zero, che sia anche un po’ una casa, e di partire sul fiorir dell’estate, stradine secondarie, per dove non so io né loro. Storia dunque di amicizia, formazione e per buona parte on the road. Credo tutti abbiano ringraziato Gondry per essere tornato alla (sua) normalità dopo il pisciafuoridalvasistico L’écume des jours. Lo sguardo dei suoi ragazzini è acuto e maturo a intermittenza, contrapposto a coetanei, piuttosto dumb, e soprattutto a genitori incapaci di badare a se stessi, figurati a dei minori.
Ed è uno sguardo che, se da un lato puzza di latte e sogni (e latte DI gasolina), dall’altro è oggettivo e materiale, forse non troppo realistico in dei ragazzini di oggidì, perché i due se ne fregano del computer davanti a cui si vive tutti (tutti?), uno disegna e l’altro costruisce, e hanno un cellulare e la trama ideologicamente lo seppellisce insieme allo sterco all’inizio del viaggio. Non serve l’iphone, se hai da uno a più amici e una casa, con o senza ruote? Per cui passano da discorsi di storia a altri di cotte, raramente di ricotte, incontrano personaggi strani, Microbo finisce in un bordello cinese, un dentista depresso cerca di rapirli come in un horror, tornano indietro e saranno costretti a separarsi. Ma boh, le estati dei 14 anni, quando si ha l’immaginazione e IMHO anche senza, hanno una risonanza che resta viva e malinconica, à jamais. E poi tutti ricordano le proprie, anche se il difficile è renderle interessanti per altri da sé, e ci fanno i film.
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Microbe et Gasoil (2015, Francia, 105 min)
Regia e sceneggiatura: Michel Gondry
Fotografia: Laurent Brunet
Musiche: Jean-Claude Vannier
Interpreti principali: Ange Dargent (Microbo),Théophile Baquet (Gasolina), Diane Besnier (Laura), Audrey Tautou (Marie-Thérèse),
Applausi a scena aperta per quel pisciafuoridalvasistico
A me ha colpito molto l’ultimo frase: “E poi tutti ricordano le proprie, anche se il difficile è renderle interessanti per altri da sé, e ci fanno i film”. Mette un po’ tristezza nel suo essere vera.