Un ricordo di Gastone Moschin: i suoi ruoli più celebri e premiati

Avrebbe compiuto oggi 90 anni Gastone Moschin, l’attore veneto, scomparso nel 2017, che fu tra i più grandi comprimari (e non solo) della commedia all’italiana, soprattutto negli anni Sessanta e Settanta. Un attore poliedrico, che seppe spaziare tra i generi (dalla commedia allo spaghetti western, fino al poliziottesco) e immedesimarsi nei personaggi più disparati.

Per ricordarlo, scorreremo di seguito le sue interpretazioni più celebri e premiate per il grande schermo, alcune delle quali indimenticabili.

***

Il segretario politico Carmine Passante ne Gli anni ruggenti, di Luigi Zampa (1962)

Adolf il tedesco in 7 uomini d’oro, di Marco Vicario (1965)

Il ragionier Osvaldo Bisigato in Signore & signori, di Pietro Germi (1966 – Nastro d’argento al migliore attore non protagonista)

L’agente speciale Manganiello ne Il conformista, di Bernardo Bertolucci (1970)

Ugo Piazza protagonista di Milano calibro 9, di Fernando Di Leo (1972)

Don Camillo in Don Camillo e i giovani d’oggi, di Mario Camerini (1972)

Filippo Turati ne Il Delitto Matteotti, di Florestano Vancini (1973)

Il Marsigliese in Squadra volante, di Stelvio Massi (1974)

Don Fanucci ne Il padrino – Parte II, di Francis Ford Coppola (1974)

L’architetto Rambaldo Melandri in Amici miei, di Mario Monicelli (1975), in Amici miei – Atto IIº, di Mario Monicelli (1982) e in Amici miei – Atto IIIº, di Nanni Loy (1985 – Nastro d’argento al migliore attore non protagonista)

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10 pensieri riguardo “Un ricordo di Gastone Moschin: i suoi ruoli più celebri e premiati

  1. Bella lista e bellissime immagini! Avevo dimenticato che Moschin fosse apparso in The Godfather II! La prima interpretazione che mi viene in mente di lui, ammetto, è l’architetto Melandri di Amici miei…!

    1. Beh sì è la più famosa, ma anche quella de Il padrino parte II accanto a un giovane De Niro è memorabile!

      1. Amici miei è un film molto, anzi, direi esclusivamente maschile. Le donne lì dentro sono mogli pesanti o amanti sciocchine… Apprezzo la voglia di continuare a sentirsi vivi dei protagonisti, di mantenere un angolino di libertà in mezzo alle grige faccende da adulti… ma, per come la vedo io, è un film triste per gli uomini, inesistente per le donne… SOB! mi manca proprio il senso della goliardia… 😦

      2. Capisco il tuo punto di vista, e sono d’accordo sul fatto che sia un film sicuramente non rivolto a un pubblico femminile…
        Penso però che lo spirito goliardico tipico del maschio, soprattutto quando si unisce con membri del suo genere, non sia necessariamente misogino, ma semplicemente, e per l’appunto, goliardico…
        E così come l’uomo difficilmente riesce a comprendere le donne, allo stesso modo questo è uno di quegli aspetti del comportamento degli uomini che molte donne tendono a travisare…
        È un ragionamento un po’ generalista, me ne rendo conto, ma non so se ho reso l’idea…
        E tornando al film, questa è la ragione per cui un film come Amici miei generalmente piace molto al pubblico maschile

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