Parigi, 28 dicembre 1895: grazie a un’idea dei Fratelli Lumière nasce il cinematografo. I primi filmati riproducevano scene di vita quotidiana dell’epoca, ma quasi subito si intuì che, con i dovuti accorgimenti, era possibile simulare eventi altrimenti impossibili da rappresentare. Come “La decapitazione della Regina Maria di Scozia” (1895, Alfred Clark) oppure “Il Viaggio nella Luna (1902, George Méliès). Questi accorgimenti si chiamavano (e si chiamano tuttora) effetti speciali e hanno contribuito in modo decisivo al successo del cinema come forma d’arte e intrattenimento.
Un percorso lungo, ricco d’invenzioni geniali, che hanno affascinato così tanto Giovanni Toro da spingerlo a realizzare un libro, Storia degli effetti Speciali, in cui racconta l’evoluzione – sia sotto il profilo tecnologico, sia attraverso la descrizione di alcune opere famose – di uno degli elementi più coinvolgenti e appassionanti della storia del cinema.
Il libro è diviso in quattro capitoli, il primo dei quali spiega quali sono i principi naturali che permettono all’occhio umano di percepire il movimento, quando gli viene messa davanti una serie di immagini in rapida successione (la persistenza retinica). Il secondo capitolo racconta la storia del cinema delle origini, ovvero dal gioco delle ombre passando per il prassinoscopio e il kinetoscopio, fino alla celebre proiezione dei fratelli Lumière. La terza parte è dedicata a spiegare come venivano realizzati i trucchi e come questi siano cambiati nel corso del tempo, conquistandosi uno spazio sempre più qualificato, fino agli odierni effetti speciali realizzati in computer grafica, così importanti da costituire a volte l’oggetto principale del film stesso, com’è avvenuto per Avatar. L’ultima parte è dedicata a spiegare che cosa sia un effetto speciale, come riconoscerlo, classificarlo e quale rapporto intrattiene con la narrazione cinematografica.
Perché l’effetto speciale spesso c’è ma non è detto che si veda.
___
Storia degli Effetti Speciali, di Giovanni Toro (Edizioni NPE, 2018, 192 pagg.)
Questo è uno dei libri che mi interessa avere. Mi ha sempre affascinato e spero di ottenerlo il prima possibile.