È stato uno dei principali artefici del successo del cinema asiatico – e in particolar modo di quello coreano – nel mondo occidentale.
Con grande tristezza apprendiamo la notizia della scomparsa di Kim Ki-duk, regista sudcoreano, nato a Bonghwa il 20 dicembre 1960, scomparso oggi a Riga, in Lettonia, dieci giorni prima di compiere il suo sessantesimo compleanno, a causa di complicanze dovute al Covid-19.
I suoi film hanno avuto una grande eco tra i cinefili occidentali, ben prima che il cinema sudcoreano diventasse una moda. E alcuni di tali film hanno ricevuto importanti riconoscimenti, culminati con il Leone d’oro a Venezia per il film Pietà (dopo aver ricevuto il Leone d’argento – Premio speciale per la regia per Ferro 3 – La casa vuota). Si è anche aggiudicato l’orso d’argento alla Berlinale del 2004 per il film La samaritana.
Lo vogliamo ricordare in maniera molto semplice, con questa foto del suo trionfo veneziano e riproponendo di seguito la sua filmografia completa:
Coccodrillo (Ageo) (1996)
Yasaengdongmul bohogu-yeok (1996)
Paran daemun (1998)
L’isola (Seom) (2000)
Silje sanghwang (2000)
Indirizzo sconosciuto (Suchwiin bulmyeong) (2001)
Bad Guy (Nabbeun namja) (2001)
Hae-anseon (2002)
Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera (Bom-yeoleumga-eulgyeoulgeuligobom) (2003)
La samaritana (Samaria) (2004)
Ferro 3 – La casa vuota (Bin-jip) (2004)
L’arco (Hwal) (2005)
Time (Shigan) (2006)
Soffio (Soom) (2007)
Bimong (2008)
Arirang (2011)
Amen (2011)
Pietà (Pieta) (2012)
Moebius (Moebiuseu) (2013)
One on One (Il-dae-il) (2014)
Seutop (2015)
Il prigioniero coreano (Geumul) (2016)
Ingan, gong-gan, sigan geuligo ingan (2018)
Din (2019)
Ne ho visti pochi, Pietà e Ferro 3 per esempio, ma bellissimi entrambi. RIP
Ne ho parlato anche da me, nn avevo visto le sue cose recenti ma molte delle prime e mi piacevano davvero tanto, un grande regista secondo me, ci mancherà.
mi è dispiaciuto moltissimo, devo a lui alcuni dei più bei film che ho visto