E anche quest’anno siamo giunti a uno degli appuntamenti più controversi e più attesi della stagione, almeno per quanto riguarda la celebrazione dell’annata cinematografica (o per meglio dire l’autocelebrazione hollywoodiana della stessa, solo di recente apertasi maggiormente a istanze non anglofone anche per le categorie principali).
La notte degli Oscar è alle porte e quest’anno abbiamo rispolverato la vecchia usanza di provare a giocare un pochettino con i pronostici.
Per tener conto di quelli che sono anche i nostri gusti personali, talvolta il pronostico puro e semplice (vincerà) sarà affiancato da un’espressione soggettiva di preferenza (vorrei che vincesse).