touch of modern: Conan il Barbaro, di John Milius

[In occasione dei 75 anni del mitico Arnold Schwarzenegger, che si festeggeranno il 30 luglio, vi proponiamo alcune recensioni di suoi film più o meno noti]

Fin dal primo articolo uscito su “L’ultimo Spettacolo” avevo già preso la decisione che prima o poi avrei parlato di questo film. E non avrei potuto fare altrimenti, perché fa parte delle opere che ho scelto di inserire nella mia scheda personale assieme a Blade Runner ed Hellzapoppin.

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Touch of modern: I Gemelli, di Ivan Reitman

[In occasione dei 75 anni del mitico Arnold Schwarzenegger, che si festeggeranno il 30 luglio, vi proponiamo alcune recensioni di suoi film più o meno noti]

Prima di conoscere Arnold Schwarzenegger per i suoi film d’azione, per Terminator, per Predator, per Conan e tutti i suoi altri ruoli più iconici e famosi, l’ho conosciuto con le sue commedie; che sono la parte minoritaria e generalmente meno memorabile della sua filmografia, lo ammetto, ma ero piccolo ed erano tutto ciò che di suo mi era concesso vedere, e proprio per questo motivo ho scelto di celebrare la figura dell’attore con quella che è la sua commedia di maggior successo, I Gemelli, diretto da Ivan Reitman e in cui il nostro recita al fianco di Danny DeVito. È indubbiamente stato una scommessa per tutti questo film, uno di quei progetti che può solo andare in due modi: o straordinariamente bene o disastrosamente male. Il risultato al botteghino ha premiato tutti i coinvolti, soprattutto Schwarzenegger che, oltre a ottenere il più alto pagamento della sua carriera, ha anche saputo dimostrare di potersi svincolare dal typecasting e dimostrare la sua versatilità.

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touch of modern: Clerks – Commessi, di Kevin Smith

Dante Hicks (Brian O’Halloran) lavora presso il “Quick Stop Groceries”, una modesta drogheria di Leonardo, un paesino del New Jersey (USA). Nonostante sia il suo giorno di riposo e abbia in progetto una partita ad hockey su prato, il suo datore di lavoro l’ha chiamato al telefono per chiedergli di coprire il turno di un altro dipendente. Dante non ha scelta e accetta con riluttanza di recarsi al posto di lavoro.

Non si tratta dell’unico imprevisto della giornata, perché appena giunge davanti alla drogheria si accorge che i lucchetti delle serrande sono stati riempiti con la gomma da masticare; può soltanto aprire la porta del negozio ed attaccare sulla saracinesca un foglio dove ha scritto con lucido da scarpe la frase: “Ti assicuro: siamo aperti!”.

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touch of modern: La farfalla sul mirino, di Seijun Suzuki

La vita professionale di Goro Hanada (Joe Shishido), il killer numero tre della yakuza, la mafia giapponese è ben retribuita ma un pochino noiosa. Lui riceve un incarico e lo esegue alla perfezione, superando ostacoli e imprevisti che metterebbero in difficoltà gli altri professionisti del crimine. Non a caso si trova ai vertici della lista dei criminali che lavorano per la yakuza.

Ma come ogni travet che si rispetti, a casa lo attende una moglie, Mami Hanada (Mariko Ogawa), casalinga disperata, che per riempirsi le giornate non esita a svuotargli il portafoglio, spendendo i soldi da lui guadagnati con il sudore della fronte. Lei, dopotutto, si annoia, il marito è spesso fuori per lavoro ed è disturbata dalla passione ossessiva del coniuge per l’odore del riso “la cosa più lo soddisfa al mondo”, un’infatuazione ai limiti del feticismo.

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touch of modern: Nirvana, di Gabriele Salvatores

Tre giorni a Natale e nevica incessantemente. In teoria il clima giusto per trascorrere delle buone feste. Solo in teoria perché per Jimi (Christopher Lambert), il protagonista principale del film, questa ricorrenza lo rende doppiamente infelice.

La sua donna, Lisa (Emmanuelle Seigner), se n’è andata da almeno un anno, senza fornire alcuna spiegazione, aprendo nel suo cuore una ferita così profonda che nessuna droga, nemmeno quelle fornitegli da Corvo Rosso (Claudio Bisio), un tassista tuttofare, riesce a rimarginare. Come non bastasse, la sua ultima creazione, un videogioco, che si chiama Nirvana, è stato infettato da un virus.

Non c’è molto tempo per porre rimedio al danno, ma questo diventa ben presto un problema secondario quando Solo (Diego Abatantuono), il personaggio principale del gioco, prende coscienza di sé, si accorge dell’esistenza di Jimi, il suo creatore, e inizia a fargli delle domande molto imbarazzanti, alle quali è difficile dare delle risposte esaurienti e soprattutto definitive: chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.

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touch of modern: La decima vittima, di Elio Petri

In un futuro prossimo la pace regna sulla Terra. Dopo tanti conflitti e altrettante vittime, la guerra è stata abolita, ma per evitare che nuove ostilità possano iniziare è stata istituita “La Grande Caccia” e un ministero ad hoc che sovrintende a una simile attività. Si tratta di una competizione a livello mondiale dove è permesso agli iscritti uccidere gli altri concorrenti senza rischiare alcun processo e relativa condanna per omicidio volontario.

Un calcolatore elettronico forma le coppie, ciascuna composta da un Cacciatore e da una Vittima. Il fortunato vincitore ovvero colui che riuscirà a sopravvivere a dieci competizioni, cinque nella parte di Cacciatore e cinque da Vittima, riscuoterà un consistente premio ed entrerà a far parte del Decathlon, una elitaria istituzione che garantisce ai suoi fortunati membri onori e privilegi.

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touch of modern: L’aereo più pazzo del mondo, di Zucker-Abrahams-Zucker

Ted Striker (Robert Hays) è un ex pilota militare, che tira a campare facendo il taxista. Lo choc subito, una missione bellica finita tragicamente, ha distrutto la sua vita e la relazione sentimentale con Elaine Dickinson (Julie Hagerty), un’assistente di volo della Trans American.

Di fronte alla decisione della donna di lasciarlo, Ted, pur di riconquistarla, decide di imbarcarsi sul medesimo aeroplano, un Boeing 707 diretto a Chicago. Durante il volo, ai tre piloti del velivolo e a parte dei passeggeri viene servito del pesce che provoca una grave intossicazione alimentare. In capo a poco tempo, l’aereo rimane senza piloti in grado di portarlo a destinazione.

Elaine decide, quindi, di contattare la torre di controllo di Chicago, dove il supervisore Steve McCroskey (Lloyd Bridges) le dice di attivare il pilota automatico, in realtà un pupazzo gonfiabile di nome Otto. Tuttavia, il pilota automatico non è in grado di far atterrare il velivolo, serve un vero pilota, ed Elaine alla fine si decide a chiedere aiuto proprio a Ted Striker.

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touch of modern: Heavy Metal, di Gerald Potterton

Pianeta Terra, anni Ottanta del Ventesimo secolo. Dalla pancia di uno Space Shuttle, che orbita attorno al pianeta, fuoriesce un’automobile modello Corvette. Alla guida del mezzo c’è Grimaldi, un astronauta che utilizza l’autovettura per atterrare sul globo e, servendosi di una strada nel deserto, giungere davanti a una villa isolata, dove al suo interno l’aspetta la figlia.

L’uomo ha con sé un regalo per la bambina, una sfera luminosa di colore verde, un oggetto che all’improvviso si anima e per prima cosa polverizza lo stesso Grimaldi.

La sfera racconta alla bambina di chiamarsi Loc-Nar, un oggetto malefico eppure così tanto desiderato dagli uomini che pur di ottenerlo sono disposti a compiere azioni orribili.

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touch of modern: Generazione Proteus, di Donald Cammell

Alex Harris (Fritz Weaver) è uno scienziato che ha contribuito alla creazione di Proteus 4, un supercomputer inventato per risolvere esigenze molto complesse, ma legate a problemi di natura tecnica, scientifica ed economica.

Essendo molto intelligente, di una intelligenza superiore a quella di molti esseri umani, Proteus 4 si rivela perfettamente in grado di soddisfare quanto gli viene richiesto, ma al tempo stesso rivela una sua indipendenza di giudizio, criticando alcune richieste troppo condizionate da interessi di natura economica.

Inoltre, manifesta il suo desiderio di conoscere il mondo e gli esseri umani, e di fronte al rifiuto di Harris di fornirgli un proprio terminale, ne trova uno da solo, situato proprio nella casa del suo creatore, dove vive anche la moglie Susan Harris (Julie Christie).

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