Finisce un festival del cinema e spergiuri che non guarderai mai più film doppiati. Cascasse il mondo. E dopo due giorni, ovviamente, quel giuramento è già infranto, perché i festival durano una settimana, mica tutto l’anno, e i film li si guardano come sono.
Che poi quella vaga promessa era già stata intaccata nell’attimo in cui Wilt Chamberlain si era seduto nella poltrona davanti alla tua, costringendoti – per riuscire a leggere i sottotitoli – a 120 minuti di inclinazione a 45 gradi del busto, con conseguente torcicollo e lombalgia subacuta. E lì che rimpiangevi Amendola, Pannofino e compagnia bella, e quindi, vabbè, facciamoci anche qualche film doppiato ogni tanto.