touch of modern: Omicidio a luci rosse, di Brian De Palma

Febbraio è stato il mese degli Oscar, ma è stato – almeno nella blogosfera – anche il mese del doppio per un’iniziativa lanciata dal blog Letture Pericolose e ripresa, tra gli altri, da nonquelmarlowe, Il Zinefilo e Cinecivetta. Sì, ok, febbraio è finito, ma qui si era impegnati con gli Oscar e comunque – come è giustamente stato fatto notare – perché non raddoppiare il mese del doppio?

Quando si pensa al tema del doppio nel mondo del cinema non può non venire in mente Hitchcock, ma anche – e forse soprattutto – non può non venire in mente Brian De Palma, uno che di Hitchcock era discepolo fedele, uno che sul tema del doppio ci ha costruito mezza carriera. Tra i film dedicati dal regista di origine italiana a questo tema non può non emergere quella che è anche una delle sue opere più interessanti, Omicidio a luci rosse.

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contemporary stuff: The Disaster Artist, di James Franco

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Trovo sempre incredibilmente affascinante scoprire come un’opera di ingegno riesce a trovare la strada che, da una semplice scintilla nella mente del suo creatore, la porta a esistere e ad avere una vita quasi autonoma rispetto a chi l’ha generata, evolvendosi e trasformandosi man mano che raggiunge un pubblico sempre più vasto. L’atto creativo del dare forma e significato alla materia è una delle cose che più ci elevano dalla nostra condizione umana, temporalmente limitata e intrinsecamente fallibile, e forse è per questo motivo che, per quanto storie simili siano già state raccontate, ogni volta si riesce a trarre qualcosa di interessante o nuovo dalle vicende di uno scrittore, un artista, un musicista o un regista che lotta per dare vita alla sua visione, proprio come è accaduto a Tommy Wiseau.

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Cronache semiserie dal TFF, parte seconda (con la top 15 dei film di Brian De Palma del periodo 1983-2012)

brian de palma 13Questa volta sarò breve nell’introduzione, lo prometto. E andremo subito al sodo, ossia alla seconda parte della classifica dei migliori film di Brian De Palma (la top 15 più recente, quella del periodo 1983-2012). Però questi due aneddoti ve li devo raccontare, visto che riguardano un film presente proprio in questa classifica. Entrambi hanno a che fare con il tema dei sottotitoli, di cui peraltro avevo già parlato nella prima parte di queste cronache dedicate al 35° Torino Film Festival. Per uno di questi aneddoti dovrò peraltro abbandonare la pudicizia che mi contraddistingue, ma la cosa andava raccontata, fidatevi.

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