touch of modern: Un uomo da marciapiede, di John Schlesinger

Premiato con tre oscar di peso (miglior film, regia e sceneggiatura non originale), Midnight cowboy è un film a suo modo epocale, una delle pellicole che diedero il via all’esperienza della New Hollywood, la corrente che rivoluzionò il cinema americano tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Coevo del più celebre e celebrato Easy Rider, i due film apparirono sul grande schermo a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro: il 12 maggio del 1969 l’opera di Dennis Hopper sbarcava a Cannes, tra le pellicole in concorso; tredici giorni dopo, il 25 maggio dello stesso anno, esattamente cinquant’anni fa, si teneva a New York City la premiere di Midnight Cowboy.

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Quell’assurda decina: #5 – Piccoli omicidi, di Alan Arkin

piccoli omicidi 2La commedia fu un genere poco battuto dagli autori della New Hollywood, un po’ perché predominavano i toni disillusi e tragici del dramma, un po’ perché nell’età classica il genere aveva raggiunto vette con cui difficilmente ci si poteva confrontare. Eppure anche nella commedia sussistevano i margini per portare un po’ d’innovazione, come fece Alan Arkin adattando un’opera teatrale di Jules Feiffer, la quale, presentata a Broadway una prima volta, aveva avuto un’accoglienza a dir poco tiepida, salvo poi essere riproposta, dopo l’iniziale rigetto, in seguito al successo nei teatri d’oltreoceano.

Piccoli omicidi è una black comedy surreale e grottesca che prende di mira la società americana e la violenza nelle metropoli. Fin dall’inizio assistiamo al pestaggio (per la maggior parte fuori campo) del protagonista Alfred da parte di teppistelli che lo provocano mentre sta svolgendo il suo lavoro di fotografo (di escrementi, come si verrà a sapere in seguito).

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Lo scrigno: Ciao America, di Brian De Palma

greetings 4Domani, 24 novembre, si aprirà il sipario sul Torino Film Festival. Noi de L’ultimo Spettacolo saremo presenti e non mancheremo di dedicare un paio di post alla rassegna piemontese, giunta alla sua 35esima edizione. Quest’anno il TFF ospiterà, per la prima volta in Italia, una retrospettiva dedicata al regista italo-americano Brian De Palma, di cui verranno proposti tutti i lungometraggi e alcuni corti e videoclip. Se è vero che De Palma è principalmente noto al grande pubblico per i film che hanno avuto maggior successo commerciale (tra i tanti, Scarface, Gli intoccabili, Mission: Impossible), meritevoli di attenzione sono anche e soprattutto le sue opere giovanili. Continua a leggere “Lo scrigno: Ciao America, di Brian De Palma”

Confronti: La sanguinaria vs. Gangster Story, ovvero: dall’età classica alla New Hollywood (passando per il succo di pomodoro)

CA.0313.beattyIl 4 agosto 1967, esattamente cinquant’anni fa, in Canada, al Montréal Film Festival, si teneva la premiere di Gangster Story, un’opera che segnerà profondamente la storia del cinema americano, in quanto verrà in seguito ritenuta, pressoché unanimemente, come il primo film della corrente della New Hollywood.

Nel narrare le gesta e i misfatti della coppia criminale composta da Bonnie Parker e Clyde Barrow, il regista Arthur Penn entrerà nella storia della settima arte, ovviamente senza sospettarlo, come in tutte le rivoluzioni che si rispettino.  Continua a leggere “Confronti: La sanguinaria vs. Gangster Story, ovvero: dall’età classica alla New Hollywood (passando per il succo di pomodoro)”

Approfondimenti: viaggio nella New Hollywood

newhollywood - CopiaTra le correnti cinematografiche più innovative e affascinanti del Novecento un posto di primo piano ha sicuramente quella che è stata battezzata New Hollywood.

Ma che cos’è la New Hollywood?

Di seguito un piccolo “bignami” che cerca di spiegarlo sinteticamente, ma esaustivamente, rimandando a tutta una serie di film, alcuni dei quali raggiungibili da questa pagina tramite appositi link. Continua a leggere “Approfondimenti: viaggio nella New Hollywood”