Quell’assurda decina: #9 – Dogville, di Lars Von Trier

Correva l’anno 2003 quando Dogville viene presentato in concorso al Festival di Cannes. Lars Von Trier è reduce da una Palma d’Oro, vinta tre anni prima per Dancer in the Dark, e dalla fondazione del movimento Dogma 95 con cui, insieme all’amico regista Thomas Vinterberg, si proponeva di dare una scossa al cinema contemporaneo, con precise regole stilistiche e contenutistiche, formalizzate in un manifesto programmatico. Regole da cui gli stessi fondatori si discosteranno ben presto, rimanendo di fatto un esperimento effimero e incompiuto.

Se Idioti – sesto lungometraggio di Von Trier e secondo film del Dogma – rispettava quelle regole, già con Dancer in the Dark Von Trier se ne era di fatto discostato (e infatti il film non rientra nella continuity del Dogma). E fu un bene, c’è da dire, visto che con Dancer in the Dark Von Trier otterrà la ribalta internazionale, che probabilmente non avrebbe avuto rimanendo ancorato a quella forma di fondamentalismo registico.

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Al cinema: Avengers Infinity War, dei fratelli Russo (senza spoiler)

Avengers-Infinity-War-1322280Un film del genere ha un solo, vero, grande nemico: non è il malvagio Thanos ma è il terribile, sadico, impietoso demone dello SPOILER. Vero è che ci sono diversi gradi di sensibilità, io stesso generalmente non ho mai tenuto in gran conto la sindrome da svelamento, ma ci sono film in cui anticipare dettagli significanti della trama è davvero delittuoso, un po’ come rivelare l’assassino in un giallo ben congegnato. Mi vengono in mente alcuni vecchi film in cui la produzione chiedeva esplicitamente nei credits al gentile pubblico di non svelare alcunchè della trama per non rovinare la visione ad altri. Quindi, ben consapevole che molti non aspettano altro che gridare ai quattro venti le loro impressioni, per estrema imprudenza se non in malafede, prima di vedere questo ultimo capitolo del Marvel Cinematic Universe mi sono ben guardato dal leggere commenti e recensioni. Sono così arrivato a Infinity War (parte I) “intatto” e con l’intero bagaglio Marvel alle spalle (o quasi, mi mancano lo stand alone di Dr. Strange, Iron Man 3 e tutta la saga degli X-Men che comunque qui non c’entrano nulla).

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