Oggi, 23 luglio 2017, l’attore Philip Seymour Hoffman avrebbe compiuto cinquant’anni, se un febbraio di tre anni fa non avesse – forse deliberatamente – posto fine alla propria esistenza nel suo appartamento di Manhattan.
Lo ricordiamo in questo anniversario parlando della sua interpretazione migliore e forse più nota, quella dello scrittore Truman Capote nel ruolo che gli valse l’Oscar come miglior attore protagonista nel 2006.
Capote è tratto dalla biografia scritta da Gerald Clarke e ripercorre il dietro le quinte della stesura del romanzo A sangue freddo, il libro che lo scrittore di New Orleans dedicò ad un tremendo fatto di cronaca, il massacro di una famiglia di Holcomb, Kansas.
È il 1959 e Capote, che arrivava dal successo di Colazione da Tiffany, decide di cambiare completamente il suo approccio alla scrittura, tentando strade nuove. I fatti di Holcomb, dove Capote viene inviato dal New Yorker con il proposito di scrivere un articolo, diventano occasione per sperimentare un nuovo genere letterario, il romanzo-documento di cui lo scrittore sarà considerato il fondatore nella narrativa statunitense.
A sangue freddo uscirà soltanto nel 1965, a puntate, sul New Yorker e l’anno dopo in volume. Sarà l’ultimo romanzo compiuto di Capote e anche quello che gli spianerà la strada verso il definitivo successo nel panorama letterario americano.
Capote è un film eccezionale e non soltanto per la strepitosa interpretazione dell’attore protagonista, che va gustata in lingua originale per comprendere al meglio la prova di Philip Seymour Hoffman (ma che è stata oggetto di un eccellente doppiaggio da parte di Roberto Chevalier).
La sceneggiatura, da parte sua, presenta dialoghi elaborati ed intensi, con una tensione latente per tutta la durata della pellicola, una perdurante angoscia psicologica che tiene banco, in maniera lineare, dal principio alla fine.
La caratterizzazione di una personalità controversa come quella di Truman Capote è assolutamente eccellente. Un personaggio dotato di una sensibilità estrema, ma allo stesso tempo cinico nel perseguire i propri scopi artistici e votato ad un’ironia spesso irriverente nelle non poche occasioni mondane in cui amava mettere in mostra il proprio ego ipertrofico, il proprio narcisismo.
In generale, il film è un’opera di intenso respiro intellettuale, mostrandoci, tra le altre cose, anche il rapporto di amicizia tra Truman e Nelle Harper Lee, l’autrice de Il buio oltre la siepe: una di quelle combinazioni di cervelli che solo in alcuni ambienti letterari può riscontrarsi.
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Capote (2005, Canada/USA, 114 min)
Regia: Bennett Miller
Soggetto: Gerald Clarke
Sceneggiatura: Dan Futterman
Fotografia: Adam Kimmel
Musiche: Mychael Danna
Interpreti principali: Philip Seymour Hoffman (Truman Capote), Catherine Keener (Harper Lee), Clifton Collins Jr. (Perry Smith), Chris Cooper (Alvin Dewey), Bruce Greenwood (Jack Dunphy)
Ciao Vincenzo bell’articolo
Grazie, un saluto da Naxos🏖🏝
Goditi la nostra bella isola
in realtà sono nella Naxos greca…
Allora goditi il
Mare spettacolare ciao
Non posso che essere d’accordo su tutto. Naturalmente, è facile esaltare un libro che è già noto per essere un capolavoro, ma penso che chiunque abbia letto “A sangue freddo” sia d’accordo nel dire che ne sarebbe rimasto colpito a prescindere dalla fama del libro e del suo autore. Nel film Hoffman è semplicemente strepitoso. Per capire fino a che punto si è immedesimato nel personaggio, compresi i tic, la mania di toccarsi il viso, la voce affettata, etc. basta guardare questa intervista del 1971 al Dick Cavett show https://www.youtube.com/watch?v=mFAWdvloFlE
Interpretazione assolutamente eccezionale… Grazie per aver messo il link a questo video almeno c’è un termine di paragone con lo spezzone di film che ho linkato io… è proprio per questo che il film andrebbe visto in lingua originale, ma, ripeto, ho trovato comunque di ottimo livello il doppiaggio italiano
Sai che ancora non ho visto il film? Stimo molto l’attore e mi è piaciuto in ogni suo ruolo, ma devo decidermi a vedere questa sua interpretazione, che non ho dubbi sia fantastica 😉
Eh sì, senza dubbio è un film da vedere per apprezzare l’Hoffman attore! E anche per conoscere il personaggio Truman Capote, per capire meglio i libri che ha scritto…