Un altro libro su Totò? Verrebbe da chiedersi.
Ma non ne sono stati scritti già centoventi, più dei film ai quali ha preso parte il Principe della risata, che, tra l’altro, erano “appena” novantasette? Sì, certo, ma questo non era stato ancora scritto.
Perché mancava un saggio che affrontasse la produzione cinematografica del grande Attore sotto un profilo nuovo, quello delle opere che hanno come argomento il sentimento della Paura e dell’Ignoto.
Antonio de Curtis nella sua lunga carriera cinematografica, dal 1937 al 1967, ha abbracciato quasi tutti i generi, persino la fantascienza, con una particolare attenzione al tema della commedia e a quello “orrorifico”.
Non si tratta di un caso, perché – come spiegano i due autori del saggio La paura fa Totò, Giuseppe Cozzolino e Domenico Livigni – la commedia affonda le sue radici in quella regione, la Campania Felix, dove, fin dai tempi dei Greci, nei teatri venivano messe in scena opere brillanti, i fescennini e le atellane, opere confluite nel corso dei secoli nella commedia dell’arte, nella figura di Pulcinella e, infine, nella commedia all’italiana.
Perché non c’è arma più potente per esorcizzare la paura e l’orrore che la risata, demolitiva e dissacrante, specialità in cui Totò è stato un autentico maestro, interpretando sketch memorabili all’interno di film di tutt’altro tipo oppure vere e proprie parodie del genere.
Fantasmi, mostri, diavoli, assassini, non manca nessuno in questa rassegna del Principe della risata, che si preoccupa di demolirli, utilizzando la sua maschera e la sua mimica surreale, costruendo così un baluardo contro la Paura della Morte perché è bene ricordare che “di queste Icone Oscure si può ridere e sorridere”.
E in questo saggio gli autori vogliono proprio analizzare quelle caratteristiche, presenti in numerosi film, che evidenziano un connubio, senza dubbio ben presente in alcuni registi e in altrettante storie, verso un particolare tipo di humour nero e una comicità che opera in senso opposto, utilizzata per sdrammatizzare temi difficili come la paura, il senso della morte, il terrore e l’angoscia.
Nasce così un percorso singolare, fra brividi e sghignazzi, che affronta sedici film, in parte originali e in altri casi delle parodie di altri lungometraggi, “presentati e analizzati in dettaglio per cogliere un profondo e antico legame che unisce il grande Attore con i sostrati culturali della tradizione classica dell’humour nero”.
Solo a titolo d’esempio cito un paio di scene memorabili: il dialogo tra Totò e il custode del cimitero in Toto cerca casa e quello che avviene tra Fra Pasquale da Casoria (Totò) e Fra Mamozio nella cripta del castello del marchese Egidio de Lattanzis nell’opera Il monaco di Monza.
Perché “Come si dice… chi va nella cripta, impara a criptare!”
Filmografia
“L’Allegro Fantasma” (1941)
“Totò al Giro d’Italia” (1948)
“Totò Cerca Casa” (1949)
“47 Morto che Parla” (1950)
“L’Imperatore di Capri” (1950)
“Le sei mogli di Barbablù” (1950)
“Questa è la vita” (1954)
“Totò All’Inferno” (1955)
“Totò Peppino e la Dolce Vita” (1961)
“Totò Diabolicus” (1962)
“Totò contro i Quattro” (1963)
“Il Monaco di Monza” (1963)
“Che fine ha fatto Totò Baby” (1964)
“Totò contro il Pirata Nero” (1964)
“Le Streghe” (1967)
“Capriccio all’Italiana” (1968)
Biografia
Giuseppe Cozzolino (Napoli, 1967) è scrittore, saggista, produttore web, docente di storia del cinema e storia delle comunicazioni di massa presso l’Università di Napoli (“L’Orientale”, 2001-11, “Suor Orsola Benincasa”, dal 2013). Ha curato – con Valerio Caprara – “Noir Factory – Laboratorio di Cinema & Scrittura” (2016) in sinergia con Scuola di Cinema di Napoli e “Serial Lab – Talk Lab sulle Serie Tv” (2019) (www.scuoladicinema.tv). Dal 2018 cura i Blog “Un Totò al Giorno” dedicato ai film del Principe della Risata, con cui realizza eventi ed iniziative sul territorio. Dal 2019 è opinionista per “Cinematografo” (Raiuno) e curatore di “Sherlock Lab – Laboratorio di Cinema e Scrittura Mystery”.
Domenico Livigni (Napoli, 1997) è appassionato di storia del cinema e del teatro italiano del secolo scorso. Vive a Napoli, dove studia Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nel 2017, 15 pezzi della sua collezione sono stati esposti presso le tre mostre antologiche Totò Genio. Nel 2018 ha pubblicato con Apeiron Edizioni, Serie Oro, Totò con i 4, scritto con Ciro Borrelli. Nello stesso anno scopre una sceneggiatura inedita di un film per Totò irrealizzato, scritta da Age e Scarpelli nel 1950: Totò Pellegrino. Attualmente collabora con il quotidiano “Roma – Il Giornale di Napoli”.
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La paura fa Totò. Le parodie Thriller & horror del principe della risata
di Giuseppe Cozzolino e Domenico Livigni
(Edizioni Cento Autori, 2020, pp. 160)
Prefazione a cura di Ennio Bispuri